Perché ci vergogniamo di dormire?

Passiamo un terzo della nostra vita a dormire, il che è davvero tantissimo, certo, se pensiamo a quante belle cose potremmo fare e al fatto che ogni nostra lamentela comincia con “Se avessi più tempo…”.
E in più, ci vergogniamo di farlo.
Non tutti eh: però molti amano offrire di loro stessi un’immagine sempre pronta-sempre sveglia anzi, come si dice con orrendo neologismo-anglicismo <<performante>>.
Ricorderete tutti gli eccessi del nostro ex premier, che secondo agiografie sapientemente diffuse, sosteneva di dormire più o meno come Napoleone, cinque ore per notte (o erano quattro?). Ma a parte l’eccezionalità indubbia del personaggio, non faccio che leggere interviste a vip e soubrettine che millantano una quantità di hobby, sport e attività impossibili per una persona normale, e alla domanda prona e ammirata del giornalista intervistatore: “Ma come fa?” La risposta è, invariabilmente, “Ah, dormo pochissimo“.
E nella liturgia cascano anche le persone comuni, il vicino di casa, l’amico, la massaia: è tutto un fiorire di quelli che mia madre ormai definisce con una lapidaria frase in genovese, quelli che “Mi, a sett’ue, sun adesciu” (Io, alle sette sono sveglio).
Infatti, basta uscire una domenica alle sette per verificarlo: la città è un deserto.
Poi, sui treni. O in spiaggia. La gente si assopisce regolarmente, come marmotte. Ma quando si risveglia di soprassalto, notatelo: fa di tutto per dimostrare a un invisibile pubblico che non stava dormendo. Apre il libro o il giornale, finge di togliere inesistenti briciole dai pantaloni, prende in mano il cellulare per darsi un tono, cerca il fazzoletto in borsa.
Mi viene da dire, ma dai che l’abbiamo visto tutti che dormivi. Bravo, hai fatto bene, buon pro ti faccia. Perché vergognarsi?
Chiami qualcuno a metà pomeriggio, quello risponde con la voce impastata di sonno. “Scusa, dormivi?” La risposta arriva quasi offesa “Chi, io? Figurati, dormivo, ma cosa ti viene in mente?”
Nemmeno gli avessi chiesto, chessò, se stava facendo un festino a base di squillo e coca.
Io dormo con gusto, quando posso, quanto posso, su tutti i mezzi di trasporto che mi capita di prendere durante i miei viaggi, possibilmente anche in spiaggia, in assenza di bambini urlanti e signore che salmodiano al cellulare.
E se sto perdendo anche più un terzo della vita, pazienza. Volete mettere la soddisfazione di una siesta quando ci vuole o di aprire gli occhi una domenica mattina intorno a mezzogiorno? Alla fine, vale sempre la geniale battuta di Altan, che diceva più o meno:

Noi farfalle si vive un giorno solo, e verso le sei di sera ne abbiamo già le palle piene.

15 thoughts on “Perché ci vergogniamo di dormire?

  1. In realtà, se dormi quando il corpo te lo chiede sei più attivo e “performante” quando devi lavorare. C’è un motivo molto preciso per cui l’organismo ha questa funzione di standby in cui si consuma il minimo indispensabile e si riposano gli organi.

    E’ anche vero che quando si invecchia si dorme di meno: i miei, alle quattro di mattina sono tutti e due in piedi. Considerato che Berlusconi ha settant’anni (quindi dieci più dei miei), ha anche senso che non dorma. Sicuramente millanta, invece, la sua discepola Michela Vittoria Brambilla: se dormisse così poco, alla sua età, non ci sarebbe Botox in grado di rimetterle in sesto la faccia.

  2. l’altro ieri ho visto un bel film, “4 minuti”. una delle due protagoniste, un’anziana insegnante di pianoforte dall’atteggiamento molto severo, viene sospresa dal campanello di casa sua mentre fa una pennica in pieno giorno. va ad aprire, e la bambina che ha bussato le chiede “stavi dormendo?”. lei risponde: “a quest’ora non si dorme”.
    è vero: il bisogno di sonno sembra essere considerato una tara fisiologica. a me piace dormire, anche se normalmente sono quella che si dice un’allodola. difficile che mi svegli spontaneamente dopo le 6 (ma alle 11 di sera, in mancanza di stimoli forti, sono vivace come un’allodola impallinata). tutto cambia dopo pochi giorni di vacanza: entro in modalità “basso consumo energetico” e me la godo sommamente. senza vergogna, eh.

  3. io mi riconosco strano e me ne vanto ho dormito ovunque e comunque mi sono risvegliato anche in posti strani (sono un pò sonnambulo) ma per citare lo stesso test fatto su posti strani dove hai fatto l’amore io posso citare anche posti strani dove ho dormito
    sulla poltrona del dentista….in piedi nella garritta mentre facevo la guardia… nella vasca da bagno talmente profondo da russare….. eh ho fatto mia questa massima
    Datemi un punto d’appoggio ed io dormirò

  4. sonnambula anch’io, e anche le mie figlie! soprattutto, parlo più nel sonno che da sveglia.

  5. Porco mondo, anch’io dormo 5 ore…. vuoi dire che sono come Berluska? Però, al pomeriggio,faccio il pisolino… conta come nanna totale? ;-)***

  6. A me perplimono maggiormente i due terzi di vita di veglia. Quelli in cui si è costretti a distaccarsi dal proprio inconscio… e se fossero quelli a essere sprecati?

  7. Giulia: vero. Che il Botox abbia l’insonnia come effetto collaterale?
    terra: io al contrario sono gufo. Alla sera non è mai ora di dormire, e al mattino mai quella di svegliarsi. E anche io parlo molto nel sonno, mi dicono in una lingua sconosciuta e inintelleggibile.
    Luca: idem. Durante un Interrail dormivo così profondamente sul treno che il controllore chiese i biglietti ai miei compagni di viaggio e disse loro: “lei lasciatela stare, mi fido, che a svegliarla mi sa che ci metto un’ora”. Ehm… Però la poltrona del dentista è notevole, ne convengo.
    Princy: il pisolo conta eccome!
    imprecario: teoria molto, molto affascinante. Ma cosa avremo poi da fare, svegli per due terzi di vita? Mi sa che hai ragione.

  8. come che si fa da svegli? si legge, così si continua a sognare ;-)

  9. bè era meravigliato anche il dentista se è per quello.. potrei anche raccontare di quando mi sono addormentato in macchina posteggiato davanti alla casa della mia fidanzata lei mi aspettava io ero li davanti.. lei ha chiamato mia madre che le ha detto è venuto li da te… e nessuno si è accorto che stavo dormendo li davanti dalle 9 a mezzanotte:) adistanza di 20 anni nessuno crede ancora a questa storia

  10. terra: giusto. Due terzi o quasi della vita a leggere li passerei volentieri.
    Luca: piuttosto che raccontare verità così incredibili, meglio un finto festino con squillo e coca, per cadere sempre lì. Di sicuro così ti avrebbero creduto!

  11. Da buona napoletana considero la siesta pomeridiana uno dei piaceri della vita, ma sono costretta a privarmene a causa di un’insonnia atroce che mi perseguita dall’anno 2000.

    Non ambirei mai ad essere come Napoleone, però (troppo basso).

  12. Dania: sette anni di insonnia??? Acc. Brutto affare, pure il sonno precario!

  13. dici che è un problema di y2k? eri programmata per dormire fino al 31/12/1999?

  14. @Luca: non mi hanno ancora dato i pacchetti con l’aggiornamento software :(

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