Senza penetrazione

Tanti mi chiedono: ma perché hai cambiato lavoro?
Ci sono mille motivi, ma immagino che chi me lo chiede, che di solito lavora nello stesso posto da anni, magari si lamenta, ma non ha la minima intenzione di mettere il naso fuori per vedere che aria tira, non capisca.
Allora, un po’ è colpa della mia inquietudine da testa-di che si annoia dopo pochi mesi che fa le stesse cose. Sasso che rotola non fa muschio si dice, no? Ecco.
E poi vorrei trascrivere un’illuminante conversazione che ebbi col mio capo, pochi giorni dopo avere preso servizio, come si dice, per il lavoro che ho lasciato da poco. Era il primo incontro per definire i nuovi progetti futuri e la nuova linea, oltre al mio determinante apporto al futuro dell’azienda. Scena: io tutta carina, ben vestita e tutta orecchi.

Lui: “Ho pensato che, insomma, dovremmo lanciare un canale di sesso”
Io (imperturbabile): “Bene”
Lui: “Ti spiego, non so se hai capito, sarà una roba di classe, ho un sacco di foto e materiale da utilizzare, una meraviglia.”
Io:(sempre senza tradire il minimo cenno di espressione) “…..”
(A questo punto deve aver pensato: “Questa idiota bacchettona espressiva come una cernia che ho davanti non capisce niente. Meglio spiegarsi” E aggiunge:
Lui: “Non so se hai capito…roba raffinata…cioè…senza penetrazione, eh. S’intende.”

S’intende.

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