Sono donna e me la tengo

Diciamolo: usare i bagni pubblici per noi donne è da sempre un disastro.
A parte il sacro mistero delle code lunghissime, sempre e solo nei nostri bagni, e la vituperata abitudine di andarci in coppia anche ben oltre l’adolescenza, riusciamo a fare dei bei casini tra equilibrismi, muscoli adduttori tesi allo spasimo e attentanontoccare.
Per non parlare poi quando la toilette in questione è drammaticamente unisex e quindi benedetta, prima di noi, da sciami di uomini che se non ci badano a casa loro, figuriamoci in un bagno pubblico.
E ancora di più quando detta toilette, ma si fa prima a dire latrina, risiede in un luogo storicamente enclave maschile come lo stadio. Si salvi chi può.
Stefania, che oltre a una blogger è un’amica, è una tifosa appassionata. E su questo tema ha girato un video molto divertente che, come si dice, vale più di mille parole.
Perché la civiltà e il rispetto passano anche da lì.

One thought on “Sono donna e me la tengo

  1. bè io quel problema li non ce l’ho ….. però i bagni pubblici sono così in un buon 95% del mondo.. ricordo un giorno per lavoro a cremona in un’azienda di import dove in bagno un cartello recitava “si prega di lasciare i bagni come si sono trovati” e non ti dico come li ho trovati…….e come li ho trovati li ho lasciati:) un consiglio a chi cede i bagni ad uso pubblico i cartelli non servono a niente

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