Sempre a proposito di scarpe, un corollario al post precedente: come scegliere la scarpa giusta per ottenere ciò che vuoi (wow! Facile, eh? Occhio che dopo Valletopoli arriva Scarpopoli…)

Colloquio di lavoro

Ballerina o scarpa altrettanto rasoterra, ma in colore metallico: dorato o argentato. Perché? La scarpa bassa dice “sono una lavoratrice senza fronzoli”: il luccichio, però, aggiunge creatività. Un’esecutrice che non rompe le palle, ma con un guizzo, insomma.

Richiesta di aumento

I miei scarpa-guro suggeriscono quella che in UK chiamano Mary-Jane: alta (ma con tacco squadrato), accollata, con cinturino sopra il collo del piede. Modello Mary Poppins con più tacco, in colori scuri. Vuol dire: sono tosta, determinata, merito di più. Domani ci provo, chissà se funziona anche con capi donna?

Primo appuntamento

Devi sedurlo ma senza esagerare: per cui sandalo peep-toe (spuntato, con la punta delle ditine fuori), tacco alto e cinturino alla caviglia, ma in colori neutri. Modello: “ho molto da mostrare ma non sfoggia il repertorio tutto e subito”. N.d.r. il cinturino alla caviglia meglio con pantalone lungo o con gonne che arrivano al massimo al ginocchio, a meno che tu non abbia le gambe di Gisèle.

Seduzione smaccata

Esagera, ma fino a un certo punto: stiletto, ma niente sandalo supernudo. Meglio una décolletée spuntata di raso nero che fa tanto Marilyn.

Scarpa ego-boosting

Per le volte che hai bisogno di tirarti su, in tutti i sensi: sandalo con zeppa vertiginosa, colori argento o bronzo. Non sembra, ma a parità di centimetri regalati, la zeppa è molto più comoda del tacco, fra l’altro.