Bimbo non a bordo

bimbo non a bordoPensi che una monovolume a sette posti sia una macchina da sfigati? Non glielo dici, ma consideri il bambino della tua amica un fastidioso animaletto urlante? Il solo pensiero di fare figli ti fa allungare la mano verso la bottiglia di vino?”. Se avete risposto sì anche solo a una di queste domande, siete pronti anche voi al favoloso mondo dei “non genitori”, quelli che pensano che divertirsi sia meglio che correre appresso a biberon e colichette (almeno per il momento).

E’ la presentazione di Bimbo non a bordo, librettino del genere tante figure-poco testo di Jennifer L. Shawne con i disegni di Anoushka Matus (Magazzini Salani, euro 12,50).
Il tema, penso sia chiaro, è il diritto a non avere figli. E a non dover mai pronunciare, nella vita, frasi come: “Abbiamo fatto una bella cacchetta oggi? Sì che l’abbiamo fatta!”. Trattato ovviamente in modo divertente anche se piuttosto banale e già sentito.
Per dire, anche se sono d’accordo in linea di massima, dopo una decina di pagine colme di contrapposizioni fra la vita con figli e quella senza, considerazioni che puoi fare tranquillamente con un paio di amiche al bar senza bisogno di leggerle in un libro (spider versus monovolume, cenetta romantica versus cena in famiglia con bimbo urlante e schizzi di cibo ovunque, tempo libero dedicato a hobby trendy e dispendiosi versus carrozzina al parco) mi sono un po’ stufata.
Segnalo comunque a Miro un intero paragrafo dedicato alle risposte per replicare al volo a chi ti pone l’odiosa domanda. Cose tipo: “Vedi dei figli all’orizzonte?” “No, ma credo di aver avvistato uno stormo di oche” oppure “Non stai raggiungendo l’età in cui dovrsti pensare ad avere dei figli?” “No, ma pensavo che tu avessi raggiunto l’età in cui si sanno le domande da evitare”.
E riporto anche alcune perle di saggezza per cercare l’uomo giusto:

Non uscite assolutamente con quelli che:
Fanno le faccette ai bimbi dei vostri vicini al ristorante;
Hanno una culla nel ripostiglio, in caso ce ne fosse bisogno;
Parlano con trasporto dell’ipotesi di trasferirsi fuori città, un giorno o l’altro;
Usano espressioni come “fatto per la famiglia” nelle inserzioni per trovare un partner;
Non sanno pensare a niente di più divertente per il sabato sera che fare i babysitter.

(Ma perché, chi di figli ne vuole, invece, amerebbe uscire con una roba del genere?)

10 thoughts on “Bimbo non a bordo

  1. io ho una figlia di quasi 16 anni quindi ………. non faccio parte di questo post:) sono però assolutamente d’accordo con chi decide volontariamente che si può vivere anche senza figli, se è una scelta condivisa tra i partner, non tutti sono portati per questo sport La Genitorialità, ed in ogni caso girano certi genitori di questi tempi che sarebbe meglio…………

  2. Luca: ecco, se ci fossero più genitori illuminati come te, libri come questo non esisterebbero neppure. Io non so neanche se avrò mai figli o meno, solo chiedo che i diritti di tutti siano rispettati. Ci sono certe madri unte dal signore che quando dici che non hai figli e stai bene così ti giudicano peggio di un pluriomicida!!! (e hai ragione, non tutti sono portati: mi sono sempre chiesta perché se una coppia vuole adottare viene vivisezionata da psicologo, sociologo e assistente sociale per mesi e mesi, mentre chiunque può mettere al mondo un figlio senza “controlli”…)

  3. Pensa a quando avrai 3 o 4 marmocchietti urlanti per casa e la gatta arà le paturnie e………;-)***

  4. con un’amica come Princy, cosa te ne fai dei nemici? ;)

  5. Princy: grazie per il quadretto a tinte fosche che dipingi! In effetti credo che il trauma maggiore sarebbe tutto per Luna :-)

  6. In questi giorni si è riaperta la polemica sui bimbi dopo che una donna era stata allontata da un bar perché stava allattando il bambino al seno.

    Dopo un’intera puntata di Sex and the city sull’argomento, si ha davvero qualcosa da aggiungere ;)?

  7. Dania: giusto: tutto detto. Solo, vorrei che la madri unte dal signore lasciassero in pace le non madri…

  8. Io vorrei capire una cosa: da brava zia vado a trovare sorella con bimbi piccoli, lei si presenta con capello unto, occhiaia selvaggia e ripete ossessivamente: “io non ce la faccio più, non li sopporto, mi tirano scema, il marito non fa niente, me li smazzo tutto il giorno ecc ecc”. Quando poi (in altra occasione) si parla genericamente di aver figli e io avanzo timidamente l’ipotesi che (forse) non ne vorrei, lei mi da un’occhiataccia e mi liquida “tu non sei matura!”… Magari dovrei dirle che è anche quello che vedo in casa sua che mi fa venire in mente che forse si vive meglio senza dei piccoli tiranni in casa?

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