Childfree: se sette figli vi sembran pochi

Circa un anno fa parlavo sul blog di movimento childfree. Ma soprattutto delle nuove martiri, le madri, strozzate da un’idea di maternità che oggi prevede come norma il farsi tiranneggiare sistematicamente dal bambino e rinunciare a ogni parvenza di una vita propria. Qualche mese dopo ne ho riparlato grazie e un’inchiesta su Newsweek e recentemente invece lo spunto mi è stato offerto dal primo convegno universitario sul fenomeno childfree in Italia. L’argomento, ovviamente mi interessa, essendo (ancora?) senza figli e vivendo le contraddizioni di una società che si dice moderna ma poi ti relega ai margini non appena devi provvedere alle esigenze di un cucciolo. Ma non interessa solo me: la quantità di commenti che continuo a ricevere, a distanza di mesi, su quei post dice che la maternità è oggi più che mai un nervo scoperto.

Emanuela, in particolare, mi ha colpito e vorrei riportare parte del suo commento. Perché lei e il movimento childfree sono lontanissimi: sta aspettando il settimo figlio. Ma la saggezza, la calma, la semplicità con la quale racconta la sua vita sono illuminanti. Soprattutto per una che come me già fatica a mettere insieme lavoro, compagno e gatta. Moltiplica il tuo amore, dice Emanuela, parla con le altre madri, mantieni il rapporto con il tuo partner: le ansie diventeranno più tollerabili.

Quest’anno compio 40 anni e dopo pochi mesi se tutto va bene mi nasce il 7° figlio. Vedo anch’io queste mamme stressate succubi dei loro figli e allo sbando nelle scelte educative, con grandi ideali che non si calano nella realtà. Quando le incontro, e ne conosco molto tenendo conto che ognuno dei miei figli ha in media 20 compagni di classe, tutte mi chiedono:” ma tu come fai?” pensando che i problemi che loro hanno per 1 siano moltiplicati per 6. Invece ciò non è vero più i figli aumentano i problemi diminuiscono perchè anche noi madri abbiamo un limite all’ansia che viene diviso per il numero dei figli e siccome siamo più stanche fisicamente dobbiamo per forza lasciare che sia arrangino, quindi loro diventano più in gamba e tu poi fidarti sempre di più. Potete immaginare che io non posso fare il taxi per 6 tra sport catechismo, musica, scout ect. quindi ai miei figli ho dato le fotocopie del Tuttocittà e ho sempre sperato che arrivino a destinazione del resto o così o li relegavo in casa o morivo dietro di loro. Un altra cosa che mi aiuta è sempre scegliere mio marito prima di loro (anche se sembrano avere più bisogno i cuccioli di un adulto), questo me lo ha insegnato mia madre che quando da piccoli noi protestavamo perchè andava in cine ogni tanto con mio padre ci rispondeva:” A vent’anni voi andrete via e se io non coltivo la relazione con vostro padre (con cui ho scelto di passare tutta la vita) ci troveremo come due estranei” in quel momento non ero contenta ma ora le sono molto grata.
Però capisco anche le ansie delle madri essendoci passata e penso che ciò sia dovuto a una grande ansia da prestazione, ma soprattutto a tanta solitudine, e penso che parlare con altre donne che ci sono passate e venute fuori non possa far loro che bene.

Ora, non dico che mi abbia convinto ad avere sette figli, questo no. Ma vedere che si può essere plurimadre e rimanere una persona autonoma mi è sicuramente di aiuto.

100 thoughts on “Childfree: se sette figli vi sembran pochi

  1. grazie,

    un commento che meritava di essere evidenziato.

    Mi hanno colpito in particolare 2 punti:
    – l’autonomia che è “costretta” a dare ai figli, che alla fine è loro utile;
    – il fatto di scegliere il marito per primo, che alla fine è utile a tutti.

  2. Io veramente più che ‘come fai?’ le chiederei ‘perchè l’hai fatto?’
    A me non ha davvero convinto.
    Scusa, nessuno lo prenda per cinismo. Ciao

  3. Rexer: d’accordo con la tua analisi
    RossaNaturale: ma sai, io non credo che lei volesse convincere nessuno. Ha solo lasciato la sua pacata testimonianza. E il fatto che una madre in attesa del settimo figlio legga un post sui childfree e commenti con saggezza e intelligenza, per me già depone a suo favore. Poi, come sempre, liberi tutti.

  4. A me sembra un racconto che potrebbero fare le nostre madri (quelle che hanno cresciuto figli negli anni 60/70 per intenderci), niente di nuovo, ma solo buon senso. Una volta succedeva perché le famiglie erano più numerose immagino, e anche le mamme di figli unici prendevano esempio. Emanuela per non uscire pazza con 7 figli ha dovuto riproporre quel modello. Mi chiedo: e se ne avesse avuti 2? Forse sarebbe stata come tutte le altre, perché non giudico le mamme del giorno d’oggi delle incapaci, se sono tutte così ci sarà un motivo. E poiché io non ho intenzione ad arrivare a 7 penso che sarei una mamma isterica come le altre.

  5. Al di là delle famiglie numerose, noi siamo stati cresciuti in un periodo più “sobrio” sotto molti punti di vista… oggi le cose sono diverse e ci si deve in qualche modo adattare. O fare figli in una baita in montagna senza tv e con il paese più vicino che conta al massimo 200 abitanti :-) Che mamma sarò (se lo sarò) ? Spero meno isterica della media, ma… mai dire mai: in questo caso bisogna proprio provare x credere. Lasciatemi dire poi W EMANUELA !!!!! Soprattutto x la sacrosanta importanza data al marito: prima c’è la coppia e poi nascono i figli. Io sono stra-convinta che molti naufragi coniugali post-figli hanno come causa scatenante proprio “l’incuria” nei confronti del partner.

  6. si, penso che se ne avesse avuti solo 2 non sarei così ora. probabilmete avrei più forze per costringerli a crescere “come lo dico io” (e non che ora non ci provi). Riguardo a quanto io sia nevrotica, ansiosa e petulante sarebbe bello chiederlo allle mie figlie di 17 (che messengia con mezza Italia a una velocità che mi fa sentire mia bisnonna) e di 15 anni (che invece ama meno il computer). Mah, chissa se scriveranno mai….Però nonostante riconosca le mie debolezze vedo che l’amore che pian piano ho imparato ad avere per i miei figli mi ha insegnato ad ascoltare e a dare più fiducia anche a chi è diverso da me e ciò vi assicuro mi è utile nell’affrontare la dura età dell’adolescenza che comunque dobbiamo passare con loro. Ma anche con tutte le altre situazioni e persone.
    Volevo anche rispondere a chi mi chiedeva perchè l’ho fatto: penso che l’ho fatto perchè mi piaceva.Probabilmente ho sempre voluto avere tanti fratelli e da piccola ho conosciuto qualche fam. numerosa. Intorno ai 16 anni ho deciso che avrei fatto la mamma e quando a 18 ho conosciuto mio marito gli ho chiesto se volesse figli e una moglie casalinga. Lui, ultimo di 5 figli, con madre casalinga soddisfatta era d’accordo. Siamo stati fortunati, ci siamo trovati. Eppoi è divertente come quando non sai mai quanti siamo a cena ( e succede realmetente perchè al’ultimo manca qualcuno o arriva qualche zio o amico) e ti tocca giocare al ristorante, magari facendo i turni in tavolo perchè non tutti vengono alla stessa ora. Un giorno una mia amica ha detto che ha fatto tanti figli perchè le piace stare con tanta gente. Credo che anche per noi si possa dire così.

  7. Perché passare da una estremità all’altra? Chi afferma che mai e poi mai avrà dei figli, cascasse il mondo, e chi non si pone nessun limite, nemmeno quel limite dettato dal buon senso. Boh, non so , non capisco.

  8. io ho 3 figli, i quali hanno 10 cugini, ma a breve saranno 12.
    Quando ci troviamo con gli amici a cena i bambini mangiano veloce, e poi vanno a giocare per conto loro, soprattutto se ci sono altri bambini.
    Certo non facciamo più la vita di quando eravamo appena sposati, è una vita diversa, con amici diversi, alcuni di quelli vecchi non riusciamo più a vederli, ma non solo a causa dei figli, si lavora, si cambia città ecc.
    I miei figli sono dei rompiscatole, gridano, saltano fanno baruffa, non fanno i compiti, portano a casa le note ecc. Beh come succedeva a me.
    Il tipo del piano di sotto non mi saluta quasi, ma in fondo lo capisco non deve avere molta pace in casa soprattutto quando ci siamo noi.

    Il mondo in cui viviamo e quello che è, è vero, ma d’altronde speriamo che qualcuno trovi un rimedio per il cancro, perchè non possiamo sperare che i nostri figli trovino una soluzione a quanto noi non riusciamo a fare?

    Non tutti siamo uguali, e non tutti dobbiamo fare le stesse cose, ma tutti cerchiamo di essere felici.
    Io ritengo di essere fortunato, sono felice. Parte di questa felicità è data dai miei figli, il resto da una donna splendida che mi sta a fianco.
    NOI siamo felici, anche se non tutte le cose ci riescono bene, soprattutto con i figli.

  9. So che sembra retorico, ma grazie a tutti per i vostri commenti. Non capita spesso di leggere idee anche opposte espresse con questa pacatezza. E soprattutto, grazie a Emanuela e Damiano per aver condiviso la loro esperienza di famiglie numerose. A me, childfree e figlia unica, avete aperto un mondo.

  10. Solo per il fatto che Emanuela riesce a navigare in internet e pure commentare mi sembra la prova di quanto sia brava. Purtroppo vedo intorno a me mamme che con due figli non riescono nemmeno ad accendere il pc e con uno (piccolo) non rispondono neppure alle e-mail (o solo telegraficamente). Forse sarò sfortunata io ad avere intorno a me tali esempi?

  11. Non vorrei fare quella che “non ci sono più le mezze stagioni”, ma davvero vedo giovani mamme vittime di loro stesse, specialiste nel crearsi problemi inesistenti (a scapito del figlo che si deve sorbire tutto da solo e diventa isterico a sua volta). Non so davvero dove trovare spiegazioni x queste crescenti ansie artificiali, ma io non credo che le nostre mamme abbiano poi avuto una vita più “facile” o “semplice”. Sono state le prime a dover combinare lavoro e famiglia, spesso accanto a mariti che replicavano i modelli dei padri (ergo: non so nemmeno riempire la lavatrice, se i vicini mi vedono sbattere le briciole dalla tovaglia pensano che sono ricchione, ecc) e spesso smazzandosi anche le critiche delle madri/nonne/preti e affini che le facevano sentire in colpa perché trascuravano la prole per “il capriccio” di voler lavorare. Forse sono un’illusa, ma penso che oggi sia paradossalmente più “comodo” avere figli, pur con le nostre nuove esigenze. Invece passiamo il tempo a lamentarci e ci sembra difficile perfino organizzare una serata con più di tre amiche SENZA FIGLI (300 email x scegliere il giorno, ordini e contrordini, “oddio io non posso”, “forse arrivo dopo”, “che vita infernale”, “sono distrutta”, “sto a pezzi”, “questa vita è un calvario”). Fermiamoci un attimo a riflettere su cosa conta davvero nella vita. Sembra una banalità. Ma proviamoci lo stesso.

  12. io mi trovo sinceramente pentita di essermi fermata al primo figlio, non tanto per me quanto per lui … mio marito è figlio unico, mio fratello non ha avuto figli, per cui passati questi anni Fran si troverà al mondo senza parenti stretti su cui poter fare affidamento … a peggiorare le cose l’idea (spero vivamente che la cambi!!!) di seguire le orme ziiesche :(
    potessi tornare indietro manterrei il proposito iniziale: due o niente

  13. Un commento un po’ off topic, ma chi non può permettersi neanche un figlio perché, generazione legge30, rischia di bruciarsi definitivamente sul lavoro?

  14. Dania: non mi sembra tanto off topic. Sono felicemente zia di due fratellini di tre anni e 18 mesi, ogni tanto mi metto nei panni di mia sorella e (maternità a parte) non potrei chiamare in ufficio un giorno sì e uno no per dire che il bimbo ha la febbre, l’otite, il raffreddore… In più, chi me li terrebbe fino alle 8 di sera? Dovrei devolvere l’intero stipendio a una baby sitter disponibile 12 ore al giorno. Bruciarsi sul lavoro mi sembra quasi inevitabile.

  15. Dania: sono d’accordo e ne ho parlato più volte. E’ verissimo che molte donne rinunciano al figlio per via del precariato (o rinunciano al lavoro quando arriva un figlio: il 20% da dati Istat, non mi stancherò mai di ripeterlo. O si scordano ogni possibilità di carriera se mai in quanto donne ne avessero avuta una). Però il concetto del childfree è ancora diverso: si tratta di chi, pur potendo averlo, sceglie consapevolmente di non farlo. E in nome della libertà di scelta trovo giusto che stia prendendo piede anche in Italia.
    JillL: da figlia unica anche io ho sempre pensato “o niente o due”. Certo che se non comincio almeno col primo, rinuncio per sopravvenuti limiti di età…

  16. Je: assumi me come babysitter a tempo pieno e risolviamo due problemi :)

  17. Non sempre si riesce ad essere veramente ” childfree”, almeno non libere dai figli degli altri.
    Certamente non puoi esserlo se lavori per la pubblica amministrazione.
    In questo caso impari presto che tutte le gravidanze sono gravidanze a rischio e che i bambini nati dall’unione di un’impiegata statale con un qualsiasi essere antropomorto, sono più cagionevoli di salute rispetto ai figli di una casalinga o di una libera professionista. Se sei un’aspirante “childfree” e ti trovi a lavorare in un posto del genere dovrai rinunciare ,in nome delle famiglie altrui, alle ferie di natale, a quelle di pasqua e a tutti i periodi più allettanti dell’anno, perchè intanto tu non hai figli e le feste si sà sono belle solo se ripiene di bambini.
    A volte i figli vengono progettati per vendetta verso le colleghe ” tu hai avuto 4 e sei stata a casa 8 anni riversando il tuo lavoro su di me? Ed io domani concepirò 3 gemelli eterozigoti” .
    Io no, non li faccio per nessun motivo,i bambini mi piacciono ma non tutti e non sempre, io piaccio a tanti di loro e me li godo durante la chiusura estiva degli asili quandi si riversano in massa nel mio ufficio e pasticciano la mia scrivania con enormi pennarelli indelebili.
    Scusa Blimunda per la lungaggine ma è la prima volta che
    rispondo ad un post e non sapevo di essere logorroica.

  18. verdevescica: logorroica tu? Ma hai visto i miei post? ;-) Scherzi a parte, commento interessante e ineccepibile. Perdipiù sapere che esistono vendette incrociate fra colleghe per le gravidanze mi ha davvero sopresa (e fatto venire i brividi).

  19. Dania: ok! Però dammi il tempo di procurarmi un marito ;-)

  20. Ma ragazzi…sentiamo sto stallone da monta di Emanuela…cosa ne pensa ? Io sono sposato da 17 anni ho un figlio e adoro andare a cena fuori con mia moglie, andare al cinema, ascoltare conferenze, insomma godermi la vita. Siamo felici e non avremo mai 7 figli. Baci a tutti.

  21. Siamo amici di Emanuela e il suo “stallone” come dice KevinKostner e possiamo garantirvi che sono una famiglia che emana vita…(d’altra parte in quasi 9 non potrebbe essere altrimenti). Per rispondere a Kevin ti possiamo garantire che sono davvero felici anche se non vanno spesso al cinema perchè a casa hanno un videoproiettore con uno schermo gigante e il cinema lo fanno a casa loro!!!
    A parte gli scherzi, donare la vita è certamente la massima espressione di accoglienza e quindi di felicità, ognuno certamente dona la vita come crede, chi mettendo al mondo dei figli, chi accogliendo le sofferenze dei più deboli.
    Ciao rs

  22. sono d’accordo con Aranel ceh dice che sembra più comodo stare a casa a tirar su i figli. Ho provato a lavorare, e facevo ciò che mi piaceva, ma una paga in più non vale la serenità che lo stress mi toglieva. Non mi vergogno di avere fatto una scelta di comodo, chi l’ha detto ceh dobbiamo morire tirando la carretta? faccio ciò che mi piace e posso farlo con i miei tempi, orari e forze e se non ci riesco so a chi chiedere aiuto.
    Esiste un sito http://www.famiglienumerose.org dove nel link spiritualità potete trovare tante testimonianze di fam. numerose e verificare che non sono poche le fam. che vivono così. Se qualche vostra amica avesse bisogno di incoraggiamenti forse li pùò trovare qualcuno. ciao.

  23. Emanuela: il fatto che, con sette figli, tu dica di aver fatto “una scelta di comodo” perché hai rinunciato a lavorare mi colpisce molto. Tutto avrei pensato di avere sette figli fuori che fosse in qualche modo “comodo”: deve essere un lavoro intenso e a tempo pieno. altro che. Evidentemente hai trovato la tua dimensione e sei perfettamente soddisfatta della tua scelta e della tua vita. Devo dire che invidio un po’ la tua serenità. Grazie per il link.

  24. Kevin chiama, stallone da monta risponde!
    eccomi qui: mi son tenuto fuori dai discorsi fino ad ora ma, chiamato direttamente in ballo, non mi tiro indietro ed espongo ciò che penso.
    Mi sembra evidente che se l’apertura alla vita non fosse un valore anche per me, neanche Emanuela (mia moglie) potrebbe dire di aver 6 -quasi 7- figli.
    Io provengo da una famiglia abbastanza numerosa, sono il quinto di cinque fratelli. A casa, da bambino ho imparato ad accogliere, ad essere solidale, a dare il giusto valore alle cose. Ed è questo che da sempre ho desiderato per i miei figli.
    Anche a me piace andare al cinema, a cena con mia moglie ecc.ma non reputo che questo sia godersi la vita; io sono felice (mi godo la vita) quando vedo un sorriso (e con tanti bambini la percentuale di possibilità si alza), quando anche gli altri lo sono.
    E’ chiaro che a noi la famiglia numerosa piace, e nessuno deve sentirsi giudicato se ha fatto una scelta diversa. La nostra vuole essere solo la testimonianza di chi ha fatto questa scelta ed e felice del risultato.
    Ad ogni modo anche fare lo stallone non è niente male!
    ciao
    Lucio

  25. ah ah piacere di conoscerti Lucio-stallone! Evidentemente siete una bella coppia, è un piacere leggervi. La cosa che apprezzo di più di voi è la pacatezza con cui vi esprimete… non è da tutti, spesso questo argomento suscita fuoco a volontà, ognuno nella sua barricata. Grazie! :-)

  26. Ciao,
    sono Alessandro, cognato di Emanuela e di Lucio-Stallone. Chiara, mia moglie ed io abbiamo due maschietti ed un terzo in arrivo. Ci danno un bel da fare , soprattutto il più grande, e noi per il momento non abbiamo ancora i super poteri.
    Sono cresciuto con due sorelle e questo, insieme ad avere dei parenti con tanti figli che vivono serenamente la loro scelta rende tutto più facile e normale.
    E ogni singolo giorno mi rendo conto che più dai, più ricevi in cambio. Sembrano parole, ma è proprio così.
    Buona giornata, Alessandro

  27. pare che emmanuela abbia oltre a sette figli un sistema di “marketing” tra amici e parenti.
    Prima il marito che è stato chiamato in causa, poi gli amici, poi il cognato. altro che famiglia numerosa qui si tratta di una cosca ;)
    Complimenti a questa donna piena di figli, piena di amici, piena di un sacco di cose, piena di un coraggio che forse non tutti oggi hanno.

  28. “Dodici lo chiamano papà”. Vecchio film degli anni ’60. Questo era il progetto per la nostra futura famiglia, ma poi la salute mi ha fermato a tre.
    Siamo i genitori di Emanuela, Chiara e Damiano. Emanuela, come i suoi 2 fratelli è stata desi-derata. Tutti e tre sono stati amati dal primo istante, anche perché io sentivo nel mio cuore molto forte la vocazione di fare la mamma. Comunque all’inizio, per il desiderio di comperare una casa, pensavo di continuare a lavorare, ma in seguito, visto anche il consiglio di mia madre, ho scelto la cosa più importante e cioè dedicarmi completamente alla famiglia. Marito e figli.
    Grazie all’aiuto dei nonni, ogni tanto, riuscivamo ad andare al cinema o a mangiarci la pizza, proprio perché volevamo costruire un rapporto saldo tra noi genitori.. In effetti dopo 41 anni di ma-trimonio abbiamo ancora tante cose da dirci e da fare insieme, non ultime metterci a disposizione, a nostra volta, dei figli.
    Possiamo affermare che dà grande gioia il lottare con gli attuali 11 nipoti.
    Vorrei dire ad Aranel che la mia fortuna è stata l’incontro con mio marito. Lui non si è mai vergognato di aiutarmi, e ricordo che in campeggio, nei primi anni 70, era l’unico uomo che faceva i piatti, creando il malumore degli altri, perché poi le loro mogli pretendevano che lo imitassero.
    La sera che Emanuela ci ha comunicato di aspettare il 7° bambino abbiamo provato la stessa grande gioia che ci ha dato Chiara quando, in modo molto riservato, ci ha annunciato il 3°. Le preoccupazioni non mancano, ma vedere i nipoti felici che baciavano e abbracciavano mamma e papà e che si contendevano il telefono per comunicarlo agli amici e condividere la gioia di questa notizia era proprio una bella e grande festa.
    Alla fine di quest’anno i nipoti saranno 13. Nel tempo saranno “13 che li chiamano nonni”. Po-tremo fare un calendario!
    Ricordatevi sempre che se avete i vostri bambini è perché avete amato il marito che vi siete scelte per questo motivo dovete volergli bene sempre e più del primo giorno.
    Un abbraccio a tutte e tutti e un grazie particolare ai nostri figli.
    2 nonni felici

  29. Tutto molto bello, ma alcuni dubbi sorgono necessariamente.

    1. Quale lavoro svolge Lucio? Posso immaginare che se sono una famiglia monoreddito, lui sia un professionista che emette parcelle molto cospicue, che ne so: avvocato, notaio ecc…

    2. Emmanuela ha sicuramente una collaboratrice domestica, immaginate una casa dove vivono in 9, dove arrivano continuamente altre persone a cena e a pranzo;
    in alternativa posso immaginare che i figli siano inquadrati come dei piccoli marinai (mi viene in mente tutti insieme apassionatamente.

    e poi qualcuno è andato a visitare il sito delle famiglie numerose, proposto da emmanuela?
    consiglio di vistarlo, cito una proposta per tutte: UN FIGLIO UN VOTO!!! ma siamo fuori?

    Così loro potranno votare per 3,5 a testa. Be non si può dire che non siano furbi.

    Comunque, io ho 35 anni, il mio stipendio non arriva a 1000 euro, devo pagare l’affitto e tutto quanto concerne la vita quotidiana, il mio ragazzo ha un lavoro precario, chiedo a damiano, altro professionista, che speranze puoi avere, quella di mettere al mondo un disoccupato?
    No grazie, I’m a Child – Free.
    Rosa

  30. Ciao sono Chiara!
    Marco ed io abbiamo tre bambine (una di nove mesi, una di 2 anni e mezzo ed una di quattro) ciascuna di loro è nata in una città diversa in quanto Marco ha cambiato più volte sede di lavoro!
    Io sono a casa e mi sento davvero una privilegiata. A volte penso alle mamme che devono gestire lavoro e casa e penso che per loro sia davvero una fatica!
    Per me stare a casa con le mie figlie è davvero una gioia: poter sapere di vederle crescere, riscoprire il modo e la vita attraverso i loro occhi, giorno dopo giorno, minuto dopo minuto è davvero splendido!
    E’ faticoso stare con loro, arrivare a sera a volte è una meta ambita nell’arco della giornata ma….. quale vita non è faticosa? Io penso che ogni scelta comporti fatica ma forse se ciò che la muove è l’amore…beh la musica è diversa…Penso che sia l’Amore che ti dà la forza di portare avanti scelte che in alcuni casi sembrano dure….
    Mio fratello ha appena avuto il quinto figlio, mia sorella la quarta….
    Anche mio papà e mia mamma quando siamo tutti insieme non sanno più dove metterci ma la gioia che traspare dai loro occhi è grande!
    E poi la cosa più bella è vedere questi cugini stare tra loro: non si frequentano molto perchè abitiamo in tre città diverse ma ogni volta è una festa sempre più grande: giocano insieme come se fossero veramente fratelli e sorelle…Davvero si gode della gioia di una famiglia allargata!
    Condivido quanto ha detto Chiara sull’importanza di dare il primo posto alla coppia…Fa bene ricordarlo ogni tanto anche perchè su questo punto penso sia importante vigilare sempre: è grande la tentazione di fare il papà e la mamma e basta ma….un giorno mi è stato detto che la cosa più grande ed unica che si può dare ai propri figli è l’amore che si vogliono papà e mamma, tutto il resto può darlo chiunque altro… Certo è un estremismo ma penso che il concetto che ne sta alla base sia vero…
    E poi mi viene da dire una cosa, che dico spesso ad un’amica di diciasette anni: questa nostra società ci passa davvero delle immagini di supermamme che fanno tutto bene, che offrono le migliori opportunità ai loro figli per farne dei geni o dei supersportivi, tanto che poi alla fine quando incontriamo la realtà della vita siamo tutti sconfitti… A me è un po’ successo con la seconda figlia, più difficile della seconda: non sapevo che pesci pigliare con lei e così, alla fine ho rischiato l’esaurimento. Con la terza figlia ho capito che nessuno mi chiede di essere perfetta, nè perfetta sarà mai mia figlia: ciò che conta è amare ed allora tutto ciò che faccio e ciò che lei farà sarà strumento per amare ed essere amati. Forse è proprio questo ciò che conta, forse è proprio questo che la nostra società ogni tanto ci dovrebbe ricordare!

    Chiara

  31. Sono arrivati anche i nonni: e con questo non potevo chiedere di più, visto che questo post si sta trasformando sempre di più in un interessante spaccato di un’Italia feconda e felice che (ignoranza mia), non credevo esistesse più. Che dire? Confessate almeno che qualcuno ha scritto il post per voi: sapere che, oltra essere dei nonni da telefilm, siete *anche* in grado di cavarvela su internet mi sconvolgerebbe!

    Chiara: infatti credo che l’ansia di perfezione sia uno dei più grandi mali che affliggono le mamme di oggi. Tu, giustamente, riconosci che poterti occupare “solo” dei figli aiuta e sottolinei che per chi lavora fuori il discorso è diverso. Soprattutto perché la società non muove un passo verso le madri lavoratrici.

    Rosa: i dubbi sono sempre legittimi. Sicuramente si saranno fatti i loro conti prima di mettere al mondo sette creature. Probabilmente Emanuela avrà un aiuto (o forse ce l’ha in casa, vedi post dei nonni). Come ha scritto Dania, e credo anche io, oggi il non fare figli è anche una questione economica. Anche, però, e non solo. Ci sono molti casi in cui il childfree è una scelta di vita, anche questa perfettamente legittima e lecita, che ha poco a che fare con i soldi.

  32. ciao. io sono Lucia e sono una “mamma numerosa”. i miei 7 figli vanno dai 23 anni della grande ai 7 della piccola, 3 femmine e 4 maschi. Insieme a mio marito avevamo “programmato” 2-3 figli e ora ci troviamo con sette. l’ultima bambina non è neanche nostra, è in affido da noi da 7 anni, da quando aveva un mese di vita; sarebbe dovuta restare con noi solo 3 mesi ma poi le cose per la sua mamma naturale si sono complicate ed è ancora con noi. La nostra è una famiglia monoreddito, mio marito è un semplice impiegato,abitiamo in una casa con 3 camere da letto ( i 4 maschi tutti insieme in una camera, le 3 femmine nell’altra ), la lavatrice va volte al giorno,quando mettiamo sù la pasta ne consumiamo 1 kg alla volta, compero 3-4 litri di latte al giorno,i vestiti si comprano in saldo o si passano tra fratelli o qualcuno ce li porta (non mi vergogno di usare e far usare la roba degli altri, ci sono tanti vestiti praticamente nuovi e alla moda che vengono dismessi), per preparare e spreparare la tavola e mettere e togliere dalla lavastoviglie ci sono i turni scritti sul frigorifero e a turno i ragazzi si puliscono la loro camera con l’aspirapolvere, le ragazze grandi sono tutte e due all’università e si”fanno” la paghetta lavorando saltuariamente come babysitter, la grande si laurea quest’estate, i 3 grandi hanno il cellulare e sanno che la ricarica di 10€ al mese deve bastare (e gli basta!),mio marito ha l’abbonamento per andare allo stadio e fa parte del direttivo di una associazione di volontariato che si occupa di bambini, io adesso sto frequentando un corso di astronomia e un corso serio (triennale) per diventare musicoterapista(con esami a fine di ogni anno e alla fine la tesi di laurea)(sono al secondo anno),come tante mamme numerose sono rappresentante in varie scuole frequentate dai miei figli: le mamme “uniche ” hanno sempre mille scuse e mille cose da fare e non possono trovare il tempo per 3-4 riunioni l’anno…. perchè ho scritto? perchè sono contenta della mia vita, mi sento REALIZZATA nel fare la mamma e vorrei dirlo a tutti che i figli non ti limitano la vita, anzi sei sempre al passo con i tempi, i figli ti insegnano tanto(anche a usare il computer) .Ci chiedono spesso: ma i vostri figli non soffrono a dover dividere l’affetto e le attenzioni della mamma con gli altri fratelli? nella nostra famiglia, nelle famiglie numerose, l’amore non si divide, si MOLTIPLICA! noi non facciamo parte di nessun gruppo ecclesiale, siamo delle persone normali che abbiamo detto sì alla vita e la nostra piccola casa(è un appartamento) è sempre piena di compagni dei figli: la nostra tavola è allungabile e per venire a cena da noi non serve avvertire: il posto(e il pasto!) si trova!
    scusatemi la lunghezza …
    lucia

  33. Ciao!
    Volevo soltanto aggiungere che indubbiamente le difficoltà economiche e il tenore di vita proposto oggi possano spaventare…: è indubbio!
    Penso però che questo spavento possa facilmente passare se si guarda negli occhi un bimbo se, con occhi puri e mente libera da preconcetti, si trascorre una giornata con lui….
    La musica cambia, ma cambia tanto!…. Forse il trucco è vivere giorno per giorno dando il massimo che si può dare, senza preoccuparsi oggi del lavoro che avrà il mio bebè domani…: forse il futuro non è nelle nostre mani!
    E poi, una volta arrivato un bimbo….la strada è facile per farne arrivare altri….

  34. TUTTA COLPA del DON… e vi spiego il perchè. Conosco anch’io manu e lucio,alex e chiara,damiano e francesca,i loro genitori e i loro figli(non faccio l’elenco),anche gli amici e simpatizzanti(hanno tutti figli)…e vi posso garantire che non vi vedo stalloni o sconsiderati sessuali ma semplicemente persone che si sono fidate di DIO…aprendosi alle sue parole e trovando MAGGIORI garanzie di quelle offerte dal mondo di oggi…,guardate me ad esempio;mio padre,ricco bancario,non ha voluto riconoscermi col risultato di 20 anni fra istituti vari e pedate in faccia “dell’alta ipocrisia” nascosta dietro false carità e comodi vari. E io con il giuramento di distruggere tutto questo x l’enorme dolore che causa ogni giorno in tutto il mondo oltre al groppo fatto al”cosino” x non procreare altre indecenze stile g8, gli ho x sbaglio incontrati e conoscendoli non puoi non pensare che vivano in DIO fonte stabile di vita e serenità(lucio lavora in piedi altro che avvocato),allora la spada cade e l’umiltà che innalza sull’altare dell’ALTISSIMO fa il resto (anche il “groppo” si scioglie in vacciti di fame e pianti di felicità). Ma tutto questo è colpa di Mario che prima “parla con LUI” e poi parla con loro…..è lui il vero stallone,lo sconsiderato che lavora in famiglia e fuori dove non conosce nessuno,dove la strada è piena di buchi e ratoppi,curve insidiose, ripide salite. PROVATE anche voi a mettere passo dopo passo senza ptroppi calcoli sul se io faccio o dico e vedrete che “stalloni” sarete anche voi

  35. Ho ammazzato il post? mi dispiacerebbe xchè ho “mari di parole x spiegarvi quanto pesa DIO nelle nostre vite.

  36. osservatore speciale: nessuna uccisione, è solo che il primo commento va in moderazione e non ero attaccata al pc. Ma abbiamo capito il concetto anche senza mari di parole, direi.

  37. VAGGITI e non vacciti….scusatemi,ma a mezzanotte e senza occhiali mi sbaglio facilmente

  38. Ciao osservatore speciale,
    evidentemente tu mi conosci, ma io non so chi sei, perchè non ti palesi?
    Anche perchè non sono mica del tutto d’accordo con quanto affermi, soprattutto per quanto mi riguarda.
    ciao
    damiano

  39. Damiano, la mia impressione è questa…se poi le cose non stanno così x te,pazienza…salutami francesca

  40. blimunda,ai margini di quel mondo di cui parli c’è nè un’altro che apparentemente non si vede,ma sicuramente migliore. Con mia moglie abbiamo rinunciato al secondo lavoro x poter crescere i nostri figli(noi e non altri) sono un semplice operaio con circa 1300 euro al mese,se possiamo insieme ci facciamo le cose da soli(pane,salsa,conserve varie e anche mobili) x risparmiare e x crescere insieme(quando si impegna la testa,l’ansia e i pensieri brutti e pesanti si sentono di meno o add. spariscono). la vita di coppia è condivione ascolto e scelte che possono sembrare sbagliate,ma servono solo a voi 2(correre dietro a quel mondo di cui parli distugge o preclude la vita famigliare o la mette fortemente in crisi) penso sempre e ne ho avuto riscontri vivendo che tutto venga fatto x farci diventare mostruose macchine senza sentimenti. forse fermandosi e coltivando con calma,senza la frenetica corsa dll’oddio devo x forza essere qualcuno che conta altrimenti sono zero e fallito,si ritrova se stessi. il mondo è fatto x tutti senza castelli x forza sempre più grandi. prima di incontrare mia moglie avevo ansie e non dormivo la notte,ora mi addormento in 5 secondi netti,stanco si intende ma felice

  41. Osservatore Speciale, come puoi spiegare al mondo il perchè delle scelte di altre persone, e quando ti viene fatto notare, dalle stesse persone che le cose non sono così, dare quel tipo di risposta.
    E poi chi ti dice che il tuo mondo sia migliore del mio, può essere semplicemente diverso, il fatto che io non abbia figli e stia lavorando onestamente per crescere professionalmente non è un male. D’altronde tu utilizzi più di quel che credi le mie 12 ore di lavoro quotidiano.

    Rosa

  42. Bellissimo, tante opinioni, tante esperienze, molti che si buttano senza paura in queste esperienze di vita. FANTASTICO. Col mio partner si stanno aprendo discussioni molto interessanti, potremmo reimpostare il nostro apporccio alle cose. Grazie Blimunda, grazie Emanuela, grazie Lucia, grazie a tutti.
    Un saluto particolare a Osservatore speciale che credo di conoscere. Come spesso gli succede ha fatto una bella “foto” della situazione. ;)

  43. osservatore: come vedi, sul mio blog do spazio a tutti ma proprio tutti i commenti, anche quelli che esprimono un punto di vista diametralmente opposto al mio. Però, per favore, non parliamo di “migliore” o “peggiore”: parliamo di scelte di vita tutte ugualmente rispettabili, senza dare giudizi di merito.

  44. …Ho beccato l’influenza, e mia moglie è TUTTA per me, sono un egoista felice…con le spremutine e i massaggini. Chi mi può giudicare?
    Baci a tutti.

  45. il mio contributo originale, che qui non ho ancora visto, ma che forse e’ un po’ fuori tema, e’ che una madre che ha i figli e che in piu’ anche lavora, e’ ancora piu’ super (scusate)… ha due gratificazioni e due missioni, anziche’ una…. secondo me il lavoro gratifica la donna/madre, le permette uno spazio suo. Il lavoro permette di avere un approccio no ansia nei confronti dei figli e prende in considerazione solo le cose veramente importanti…. la madre lavoratrice secondo me da’ un messaggio forte anche ai figli.
    Io sostengo il lavoro come missione sociale, complementare alla famiglia. Purtroppo per la maggior parte di noi, il lavoro e’ un dovere, un peso, e quindi diventa incompatibile con la vita, in senso ampio. Mi dispiace. Eppure, se cosi’ non fosse, sarebbe davvero da considerare, la mia idea… Pero’ io lo dico per esperienza personale, lavoro di giorno -al lavoro- e anche dopo che i figli dormono, la notte, perche’ le ore di giorno non bastano, mi pagano 1000 euro che regalo al mutuo e alla baby sitter, ma sono contenta, il lavorare mi diverte e mi trasmette energia. I minuti con i figli diventano preziosi e sono meglio di mille ore, sono concentrati, non so fare nemmeno un uovo sodo, come dice mio marito, ma non mi importa….
    dare la vita ai figli, per me significa anche insegnare la vita, cioe’ per me insegnare a realizzarsi nella societa’, anche nel lavoro, come impresa sociale, educativa. un lavoro fatto bene e’ un progresso per tutti noi.
    ho conosciuto anche madri che lavorano con gioia e hanno 5 figli…. per me pero’ bastano due.
    ciao

  46. ef…ci sposiamo di nuovo?…( scherzo ovviamente ).
    Molti probabilmente ( e fra coloro anche queste famiglie numerose ) usufruiscono dei tuoi sacrifici anche se non lo sai e non lo sanno; questa è certamente una missione sociale, mi trovi perfettamente d’accordo e solidale, quindi non posso che dirti grazie pur non sapendo che lavoro fai.
    ciao
    Sandro

  47. per me dare la vita significa Amare, insegnare la vita significa insegnare ad amare.
    comunque, come già detto, ognuno è libero di cercare la felicità come meglio crede.
    io la mia la trovo anche con una famiglia numerosa.
    ciao
    Lucio

  48. sono contento che non sono uscite polemiche….non voglio insegnare niente a nessuno,non potrei.sono d’accordo che ognuno si costruise la vita da se(vale il detto …..fa x tre). esprimo impressioni mie personali senza tendere nè all’offesa nè altro……la vita può essere bellisima anche senza figli…..foto …è una parola che conosco bene(o quasi) DADECI DENTRO che vediamo qullo che siamo.

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