Stefania, di Vino& Co., oggi parla del binomio Donne e Vino, molto l’interessante (e molto trendy). Sono sempre di più infatti le donne che decidono di fare della loro passione enologica una professione.
Aggiungo un’esperienza personale; ho sempre amato il vino, ma per un periodo ho anche scritto di vino per un mensile, e ho fatto parte di un team di degustatori che, due volte alla settimana, si riuniva per gli assaggi. Il mio compito, oltre alla presenza durante le degustazioni (molto divertente, devo dire) era di compilare le schede di valutazione per la rivista.
La persona che mi ha insegnato tutto quello che so è proprio una donna, una persona deliziosa: Rossella Romani, sommelier, docente, scrittrice e mille altre cose ancora. In pochi giorni mi ha dato i “rudimenti†per imparare ad apprezzare un vino attraverso l’analisi visiva, olfattiva e gustativa, a capirne le sfumature, a farlo “parlare†durante la degustazione. Il tutto con splendida leggerezza, senza l’ombra della spocchia che, oggi che il vino è sempre più di moda, si avverte tra i degustatori che vediamo in Tv.
Per cui per me donne e vino è un’accoppiata che ha ancora più senso. E questo post è l’occasione per ringraziare, ancora una volta, Rossella per i suoi preziosi suggerimenti.
Grazie mille, Barbara per il tuo aneddoto sul gattone di Sepulveda! Immagino che fossi strafelice!