Salviamo la luna

salviamo lunaIo adoro la luna. Potrei stare ore a guardarla, con eclisse o senza.
Credo di aver amato ancora di più Natura morta con picchio di Tom Robbins grazie al concetto di lunacezione. (Non sapete cos’è la lunacezione? Male. Leggete qui o meglio leggetevi il libro di Robbins che luna o non luna merita sempre). Incidentalmente poi Luna è anche il nome della mia gatta.
E sulla fascinazione che da sempre esercita su poeti e comuni mortali, vi rimando a questo bel post di Placida.

Per cui appena mi è arrivato il comunicato stampa di Salviamo la luna ho pensato: partecipo.
Non che la luna c’entri molto, alla fine. Però è un’idea abbastanza folle (stralunata?) e poetica da interessarmi. Ve la segnalo perché se vivete o passate da Milano, c’è tempo fino al 31 marzo.
Si tratta di un’iniziativa organizzata dal Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. Tutti i giovedì giovani fotografi sono a disposizione per scattare un ritratto a chi vuole partecipare. Nel mese di maggio, con la tua foto su un cartello, di notte, scendi in strada per una manifestazione silenziosa di un’ora. Manifesti per ciò che vuoi, in silenzio, pensando alla tua causa. Cito:

Salviamo la luna è un po’ salvare noi stessi. È una dedica per tutti noi, la ricerca della nostra individualità, non determinata dalle regole della produzione e del consumo, ma bensì dal sogno e da una lunaticità razionale. Non offriamo nulla se non noi stessi nella misteriosa danza notturna tra noi e la nostra immagine. È un gesto semplice e coraggioso, ludico e serio a un tempo, folle e consapevole. Un breve istante di futilità, libertà e indipendenza.

Durante l’estate sarà organizzata una mostra al Museo con tutti i ritratti e a settembre, a manifestazione conclusa, le foto saranno restituite ai soggetti che, esponendole nelle loro case, daranno vita a una mostra permanente. Fino ad oggi i partecipanti sono più di 1.000.
Più uno, perché giovedì martedì vado anche io. Poi vi racconto.

6 thoughts on “Salviamo la luna

  1. La tua Luna è meravigliosa….l’iniziativa è bella
    ma sai che non amo farmi fotografare visto il mestire che faccio…

  2. Gira e rigira le donne finiscono sempre a parlare di luna …… a Genova il calendario si chiamu u lùnaiu (il lunario) potresti quindi farti fotografare versione calendario….. oppure con un bell cappello universitario in testa ed un grosso 30 nella mano titolo “l’una e trenta” oppure vestita da guerriera barbarica titolo “l”unna” mi fermo va troppe idee…… a proposito il mestiere che non ama farsi fotografare è il fotografo?
    ps più tardi pubblico il post con le scarpe di nabuk

  3. Placida: credo all’inquinamento luminoso. Lo sai che è sempre più difficile, soprattutto a Milano, osservare una notte vera, non inquinata da luci in lontananza?
    Sara: immagino :-)
    Luca: lasciamo perdere l’unna, già mi chiamo “barbara”, capirai…e grazie per il nabuk: sono davvero notevoli, commento di là…

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