Sono solo io, probabilmente perchè ascolto la radio andando a lavorare, con l’occhio rigorosamente a mezz’asta e una mano paralizzata dal gelo perchè la tengo fuori dal finestrino per fumare, oppure il nuovo spot appunto radiofonico di Poste Italiane dice chiaramente:
<<Informazioni SUPPOSTE puntoit?>>
Ora dico: io non lavoro nella pubblicità (faccio la pianista in un bordello, grazie a dio), però immagino che prima di investire dei soldi in, comesichiama, “Comunicazione”, ci siano dei briefing. Dei debriefing. Dei brainstorming. Dei meeting. E tutte quelle belinate lì insomma. Ci saranno dei copy, dei capi, un team di “creativi”, delle proposte fatte e bocciate, dei cambiamenti, dei ripensamenti.
E poi alla fine si arriverà al MESSAGGIO. A quello che si vuole comunicare.
Ora io dico, ma possibile che tutta questa bella gente non si sia resa conto dell’insopportabile cacofonia Su Poste/Supposte?
Sono io che ho l’orecchio delicato?
O c’è un messaggio subliminale stile, se chiedete un finanzamento alle Poste ce l’avete in quel posto?
La colpa, cara amica pianista, non mai del creativo. Ma del coglione del direttore marketing dell’azienda, che, come spesso accade, suggerisce testi ed immagini a chi di professione dovrebbe crearli. Prova ad immaginare la faccia che deve avere il dir. mktg delle Poste Italiane: sar il solito romano raccomandato che parla a fatica in italiano. Lo prova anche un’altra loro pubblicit: il pitibusiness. Prova a dirlo ad un inglese che tu fai il pitibusines…
la seconda che hai detto :-) o forse no: sarebbe concedere troppo all’abilit di quelli…
serpe