Nessun lucchetto sul nostro amore, incatenare anche il tuo cuore
sarebbe un dispregio.
Quelli che già ci hanno provato con l’infelicità hanno pagato il sacrilegio.
Per me è un onore non chiederti la mano: in calce a pergamene firme non ne poniamo.
Che anche domani sia come ieri, restiamo liberi prigionieri sulla parola.
Questa è la traduzione di La non-demande en mariage di Georges Brassens, grande cantautore francese e ispiratore del primo de André. Ispiratore anche della giornata in cui 50 coppie si sono non-sposate davanti al sindaco di Montmartre, a Parigi.
Ho passato il weekend proprio a Parigi e sono stata a Montmartre per la festa della vendemmia (perché Montmartre non è solo turisti, pittori più o meno cialtroni e stradine così incantate da sembrare finte; ha conservato la sua vigna, nel cuore di una metropoli, e produce un migliaio di bottiglie l’anno). Ho trovato una città sempre splendida (arriva post a parte), ma in particolare questa cosa del non matrimonio mi ha colpito; anche perché il sindaco dichiara le coppie “fidanzati a vita”. Da sposata che avrebbe potuto benissimo non sposarsi, nel senso che il matrimonio non ha aggiunto niente al nostro rapporto, condivido. Fidanzati a vita, come Minnie e Topolino, mi sembra molto romantico.
E condivido soprattutto la chiusa di Brassens:
Non ho bisogno di una serva, e ti dispenso dai compiti della casalinga. Perché a un’eterna fidanzata, promessa eterna, eterna amata sempre io penso.
Se trovate un uomo che vi dice così, sposata o fidanzata non importa, siete a posto comunque.
la poesia è sempre la poesia persino sulla “merda” l’hanno fatta e sembrava non puzzar nemmeno
che meraviglia! Non lo conscevo affatto!
Da ricordare.
Bis
hai presente “NON TI SPOSERò” di masini? meravigliosa e romantica
“Nessun lucchetto sul nostro amore”: Brassens era aUanti anni luce. Altro che Moccia…
Vabbè, come dite voi…ma portatemi una donna che a un uomo inginocchiato davanti a lei con un anello di brillanti in mano (di cui sia innamorata, of course…)abbia il coraggio di dire: “no, restiamo così, stiamo tanto bene!” ;-)
tatalla: ok, dici che è un po’ come la volpe e l’uva?
Ciao Blimunda!
Passavo di qui ed ho trovato questo post molto interessante. E’ vero, che bello essere l’eterna fidanzata. Ed hai ragione, anche da sposati ci si può sentire così.
Sono felice tu abbia apprezzato Montmartre. Ho un’amica, si chiama Eva Leandre, che ha scritto un libro su Montmartre e che sta lavorando sodo per riportare quelle atmosfere fuori dai musei e nella vita vera. Ha anche creato un’aziendina che si chiama Les Studios de Montmartre che affitta monolocali con viste mozzafiato su questa collina ed attira lì persone di tutti i tipi.
A poco a poco, come una chioccia si è creata un gruppo di artisti davvero di talento, che lavorano lì a Montmartre e crescono artisticamente grazie al suo aiuto.
Gli ha perfino dedicato alcune pagine sul suo website http://www.paris-apartment-rent.com/montmartre_artists.htm.
Ciao!
Enrica