Vi capita, quando andate in farmacia, di rimanere abbagliati da tutti quei flaconi colorati di vitamine, integratori antiossidanti, antinvecchiamento, per le mamme, per i bimbi, per gli anziani, per chi fa “una vita attiva”? A me sì, cosa ci volete fare, dev’essere lo shopping compulsivo che mi prende anche lì. Però so che bisogna evitare i cocktail di integratori e quant’altro fai da te. Possono fare più male che bene, e la quantità (leggi, le manciate di capsuloni giganti ingurgitate a muzzo) rischiano di fare danni. Per cui ringrazio il dottor Attilio Speciani, direttore scientifico di Eurosalus, per questa intervista che ho fatto per Donna Moderna: con poche sagge parole mi ha tolto almeno la mania da farmashopping. Per le scarpe, restiamo in attesa di un miracolo.
Chiariamo subito una cosa: oggi gli integratori sono necessari a tutti. Perché, se anche mangiassimo le cinque porzioni di frutta e verdura al giorno raccomandate da medici e nutrizionisti, per via dell’impoverimento dei suoli introdurremmo vegetali che hanno meno vitamine di quelle di cinquant’anni fa, ad esempio. Ciò non significa certo dare il via libera a dosi massicce di vitamine prese senza controllo medico. Ecco i miei consigli: prima di tutto bisogna scegliere prodotti multifunzione, che ricalcano l’apporto che avremmo in natura dal consumo costante di diversi vegetali. L’ideale per orientarsi tra gli scaffali delle farmacie è scegliere prodotti che rechino le scritte “multivitamine†e “multimineraleâ€. Una delle poche vitamine che vanno prese da sole è la C, perché ne consumiamo tantissima: l’inquinamento ce ne ruba in quantità industriali, per non parlare di chi fuma che la brucia letteralmente. Integratori e vitamine vanno sempre assunti ai pasti, perché vanno, appunto, a integrare le sostanze che dovremmo introdurre con il cibo. L’ultimo suggerimento da ricordare: il benessere comincia a tavola. Consumate più oli vegetali (di oliva o di girasole) che abbiano in etichetta la dicitura “spremuti a freddoâ€: costano un po’ di più ma sono utilissimi all’organismo. E poi, anziché assumere il resveratrolo, antiossidante oggi molto di moda contenuto nei semi dell’uva, tramite pillole, perché non mangiare un bel grappolo a fine pasto?
Parole sante, dottor Speciani.
(La foto è di Welovethedark)
E’ che trovare l’uva in certi periodi mica è tanto facile néh? A meno di non comprare la costosissima cilena, piena di conservanti…
sarà anche vero ma …
…. un piatto di pasta …. una bella bistecca … frutta e verdura !!! e vado che è una meraviglia!?!??! anche se la bilancia ogni tanto mi impreca dietro…
La cilena la posso tener conto solo se è alta magra e 90 60 90, se invece parliamo d’uva non mi piace proprio ha un gusto strano.
Io non li ho mai presi, fortunatamente non sto mai male l’ultima influenza risale al 1998….. la mia dottoressa della mutua non mi conosce, e io non conosco lei, insomma sto bene scusate, e poi mia moglie in cucina è una donna all’antica.. verdure minestrone, frutta ci sono sempre:)
Placida: vero, però c’è gente che ingolla integratori anche quando l’uva (e l’altra frutta, che male non fa) è disponibilissima; quello intendeva il buon Speciani. Poi ci sono quelli come Andrea e Luca ma suppongo che il merito della loro dieta variata sia tutto delle loro mogli :-)
Un amico farmacista sostiene che con la varietà dei cibi che ci sono oggi è molto difficile andare in carenza di vitamine, in effetti se ci pensiamo cosa doveva essere al tempo dei nostri genitori/nonni? Io penso che tutti questi integratori servano ad “integrare” le finanze delle case farmaceutiche.
Bli hai ragione al ciento pe ciento
je: normalmente ti dò ragione, circa le multinazionali del farmaco. Però appunto Speciani diceva che oggi frutta e verdura sono meno ricche di minerali etc per via dell’impoverimento dei suoli. Io francamente non sono abbastanza documentata per avere un’opinione in materia, per cui ho preso per buona la sua.
In pausa pranzo, nel nuovo orribile lavoro, mi cibo solo di frutta fresca. Spero che le vitamine contrastino la depressione da call center.
Io l’unico integratore che prendo è il magnesio 15 gironi prima del ciclo, perchè dicono dimunisca la fame sbrana tutto, faccia tornare il buon umore che manca e tenga calmi i nervi… dicono pero’, io non ho notato eccessivo cambiamento pur bevendo quella sostanza…
Ma cio’ che mi manca qui è la costanza. Suggerimenti in proposito?
Io prendo il magnesio prima e durante il ciclo (addio dolori mestruali!), un integratore multivitaminico (se me lo ricordo), la vitamina C quando ho il raffreddore, e un integratore di minerali perché perdo i capelli a mazzetti. Il problema è sempre ricordarsene, ovviamente.
Nominiamo Giulia espertona di integratori! Anche io prendo una cosa per i capelli, al cambio di stagione, e spremute d’arancia per contrastare le sigarette (ehm…) Quando vivevo a Londra però ammetto di aver ceduto alla mania anglosassone dei flaconi di pillole: prendevo più integratori e vitamine che caffè starbucks.
Blim, nemmeno io sono abbastanza documentata, riferivo quanto detto da un amico farmacista. Però mi viene in mente un consiglio: fare degli esami del sangue per vedere ciò di cui realmente abbiamo bisogno… io domani vado a ritirare l’esito e temo di dover saccheggiare gli scaffali della farmacia mio malgrado ;-)
“E poi, anziché assumere il resveratrolo, antiossidante oggi molto di moda contenuto nei semi dell’uva, tramite pillole, perché non mangiare un bel grappolo a fine pasto? Parole sante, dottor Speciani.”
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non credo che il dr. A. Speciani (che conosco personalmente) abbia detto letteralmente una cosa dele genere.. i semi d’uva, se non masticati (e non sono gradevoli) passano nel water senza essere minimamente assorbiti, quindi bisognerebbe sputarli, schiacciarli o macinarli e inghiottirli
saluti gianpi41
Ciao gianpi, ti assicuro che il dottor Speciani mi ha detto quelle esatte parole, pubblicate nell’intervista su Donna Moderna. Non ho aggiunto né tolto nulla. L’idea è che fosse un consiglio generico, che i sembra molto corretto: anziché imbottirci di capsule, iniziamo a mangiare meglio.