Il libri da regalare a Natale, ma anche dopo

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Sul filo di lana della vigilia, ma confidando che ci sia ancora qualcuno in giro per i regali last minute, o comunque ricordando che un libro è un bel regalo sempre, ecco la mia pila per Natale.

Partiamo come sempre dal basso: Comfort Food, l’ultimo di Jamie Oliver, è un bel pensiero sotto molti punti di vista. Cucina sana e fattibile, un bel libro nel senso proprio dell’oggetto, da sfogliare, da guardare. Un concetto di cucina come genere di conforto che mi trova molto d’accordo. E in più lui è simpatico. Qui la ricetta con la quale ho partecipato al contest per il lancio del libro, se vi interessa.
L’elenco telefonico degli accolli, di Zerocalcare. Non vi sto neanche a dire perché. Se vi piace, lo sapete. Se non vi piace, sfogliate uno dei suoi libri in libreria e forse capirete. Io lo adoro, chiaro.
La cacciatrice di bugie è l’opera prima di Alessandra Monasta, perito fonico forense che ascolta e interpreta migliaia di ore di intercettazioni per aiutare a risolvere i casi più intricati. Interessante per capire come si debba imparare ad ascoltare con la pancia e l’intuito, più che quello che la gente ci dice, come lo dice: tono di voce, esitazioni, tremori nella voce, parlano più delle parole stesse.
Trittico per gattare e animalisti in genere: Prenditela comoda è un volumetto delizioso che ci insegna a vivere copiando i gatti: sociopatici il giusto, rilassati al massimo, menefreghisti quanto basta per stare alla grande.
All’inseguimento del gatto perduto è una tenera storia di ricerca, tra affetto e tecnologie Gps.
Il veterinario in tasca è il manuale perfetto per proprietari di animali un po’ ansiosi (io, ad esempio, quando avevo i gatti): risposte chiare e precise da due professionisti del settore. Regalo molto utile anche per chi ha poca esperienza e inizia ora la sua avventura di compagno di un cane o un gatto (o altro).
Ragioni per continuare a vivere, di Matt Haig (un gattaro pure lui, che ha scritto di gatti in passato) è un resoconto in prima persona della gravissima depressione che l’ha colpito e di come ne è uscito. Un altro libro sulla depressione? Sì, ma è diverso. Discontinuo nello stile e nell’approccio, riesce però a scuoterti e farti comprendere l’abisso della sofferenza. E a dare una speranza: è possibile uscirne. Ho intervistato l’autore qui.
El Princip Piscinin, l’ennesima versione del Piccolo principe, in milanese: adorabile, per amatori, come si dice.
Il cibo secondo Jim è perfetto per gli amici foodie: racconto divertentissimo e dissacrante di un bulinino di cibo e di vita e delle esperienze, sue e della numerosa famiglia, con il cibo. Ogni tipo di cibo. Astenersi schizzinosi e io-solo-chef-stellati.
L’ibisco viola, perché di Chimamanda Negozi Adichie ho amato moltissimo Americanah, quest’estate, e ora recupero leggendo i precedenti. Bravissima. Da non perdere.
Volta pagina. Quaderno di attività per dimenticare il tuo ex, perché tutti abbiamo qualcuno vicino che ne ha bisogno, no?
L’oroscopo 2016 di Paolo Fox l’ho comprato per me, insieme ad Astra 2016. Sono i miei guilty pleasures ai quali non rinuncio.
Sette riti di bellezza giapponese non fa per me. È sicuramente utile, ma mi fa innervosire. In quale vita dovrei trovare tutto il tempo per fare quegli interminabili trattamenti di bellezza, quando la mia routine quotidiana è crema idratante e mascara, e a volte neppure quelli? Però, ognuno ha un’amica che il tempo ce l’ha o lo trova. Regalateglielo.
La serie Sherlock della Bbc è stata la mia scoperta (molto tradiva) dell’anno. nella spasmodica attesa dello speciale di Natale – The abominable bride – ho divorato questo Casebook, pieno di foto e di divertenti post-it scambiati dai due protagonisti. Per me, imperdibile.
Infine, Simon’s Cat. Questo è l’ultimo uscito, con il gattone ciccione più bello del mondo dal veterinario. dalla copertina, vedete già quanto è rilassato.

Buone feste, e se volete comprare un libro per i bambini, leggete qui.

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