I ragazzi che non trovano lavoro. Che sopravvivono tra stage, cococo, cocopro. Niente mutui, niente progetti di vita, niente futuro apparente. Quelli che lavorano sul web, quelli che “fanno contenuti”. Sì ma no, ma, però, allora li assumiamo, no attenzione, c’è il Cdr*, se fanno contenuti devono avere il contratto giornalistico, ma col cavolo che […]
downshifting
Quasi quasi mi licenzio, ovvero: ancora sul downshifting
Quindi, non sono io a esserne ossessionata. Il downshifting è una moda, una tendenza, un desiderio. Anche un obbligo a volte, vista la crisi e i famosi tempichecorrono. Ma se dovesse capitare di essere sbattuti fuori, insomma, meglio essere preparati e considerare il licenziamento come un’opportunità , o no? Quindi, dopo l’ottimo successo di Simone Perotti […]
Se passiamo la vita a lamentarci del capo
Sempre a proposito di downshifting, leggo che Lynn Taylor, esperta di lavoro e autrice di Tame your Terrible Office Tyrant, ha realizzato uno studio che dimostra come i dipendenti negli Usa passino più di 19 ore alla settimana – un’eternità nelle nostre giornate in cui diciamo di non aver tempo per fare nulla – a […]
Il downshifting: lavorare meno o lavorare meglio?
Dunque, il downshifting, letteralmente scalare una marcia, significa lavorare meno, guadagnare meno, quindi consumare meno e possibilmente vivere meglio. Perché si ha più tempo libero (ma anche meno soldi, attenzione) e lo si può dedicare alla famiglia, agli hobby, alla palestra, al modellismo, a quel che volete voi. Paradossalmente, è un modello che sta avendo […]