Quando mi sono sposata l’ho fatto civilmente (curioso che l’alternativa alla chiesa sia detta “civile”, no?) era il 10 settembre, ero al mare, faceva caldo e avevo le gambe abbronzate. Tutto cospirava affinché io indossassi un bel paio di sandali, con la gamba nuda. Niente arredi sacri né preti da scandalizzare, nessuna nonna o zia […]
Della parità fra padri e madri
Una sera il padre di mia figlia torna a casa con quella faccia un po’ così, quella faccia che a pensarci bene e con il senno di poi ho io quando incontro un’altra madre all’asilo, non tutte, ma quasi. Quando incontro una delle troppe madri giudicanti talebane con il ditino alzato. Conscia del fatto che […]
La briglia
Uno dei cassetti del comò è mezzo aperto e vado a chiuderlo. nell’angolo in fondo del cassetto vedo la briglia che Holits aveva in mano quando è arrivato. Devono essersela scordata nella fretta. Ma forse no. Magari lui l’ha lasciata lì apposta. «La briglia» dico. La tengo in alto accanto alla finestra e la guardo […]
Traslocando. La coperta messicana
Mentre riesumavo cadaveri dall’armadio – una felpa Best Company messa e stramessa che ancora mi fa venire i bividi al pensiero di quante mancette mi servirono per comprarla, era forse il 1985; scarpe improbabili, camicie che tirano sul seno (una decina), serpentoni di calze parigine intonse da riutilizzare come paraspifferi, eccetera) è uscita fuori una coperta […]
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